STORIA ED ORIGINI
La cipolla è un prodotto ortofrutticolo originario delle regioni dell’Asia: le sue origini sono antichissime. La cipolla ha avuto grande diffusione soprattutto in Egitto, assieme ad altri prodotti ortofrutticoli come ad esempio il porro. La storia della cipolla risale quindi a tempi antichissimi e grazie alla sua grande versatilità in cucina questo ortaggio si è sempre più radicato anche nella cultura moderna arrivando ad avere enorme spazio sul mercato ortofrutticolo.
Nel settore ortofrutticolo mondiale vengono prodotte innumerevoli varietà diverse di cipolle, tanto che, ad oggi, la cipolla risulta tra gli ortaggi freschi che contano un gran numero di varietà prodotte e commercializzate sul mercato ortofrutticolo internazionale.
La cipolla viene coltivata in ogni parte del mondo e rappresenta uno degli aromi più utilizzati nelle cucine di tutto il mondo. La cipolla è un prodotto dell’orto molto antico, utile in cucina e ricca di proprietà terapeutiche. È una pianta erbacea che generalmente viene coltivata e produce i suoi bulbi annualmente. Il terreno sul quale cresce è un terreno fertile che non teme climi diversi, anche se predilige una temperatura piuttosto fredda. La parte che noi mangiamo è il bulbo centrale, che può essere consumato sia crudo che cotto. La cipolla ha un gusto particolare che regala alle pietanze un sapore gradevole e spesso viene utilizzata per la preparazione di minestre, risotti, carni e gustosissimi sughi. Diversi sono i piatti che la contengono: alla borgata Coindo di Condove si cucinava spesso la zuppa di cipolle, ma anche le cipolle ripiene, quelle crude in insalata e la frittata.
Valore nutritivo e proprietà terapeutiche.
La cipolla ha un consistente valore nutritivo, grazie alla presenza di sali minerali e vitamine, ma contiene anche molti fermenti che aiutano la digestione e stimolano il metabolismo; inoltre contiene anche oligo elementi quali zolfo, ferro, potassio, magnesio, fluoro, calcio, manganese e fosforo, diverse vitamine (A, B, C, E); flavonoidi dall’azione diuretica e la glucochinina, che possiede una forte azione antidiabetica. Un discorso a parte merita l’utilizzo della cipolla per coloro che soffrono di cattiva digestione: in questo caso si consiglia di consumare la cipolla cotta che è sicuramente più tollerabile anche se ha minori proprietà nutritive rispetto a quella cruda che può essere assunta facilmente da coloro i quali non hanno particolari problemi di bruciori allo stomaco.
Consumo e conservazione delle cipolle.
Le cipolle vanno conservate a temperatura ambiente (non in frigorifero), in un luogo possibilmente fresco e asciutto e si mantengono bene per 3 settimane circa fino a quando manterrà la sua compattezza, non cambierà colore e non presenterà germogli. Non esistono particolari controindicazioni per quanto riguarda il consumo, l’unico spiacevole effetto che la cipolla può provocare, specialmente se mangiata cruda, oltre ai problemi legati all’acidità di stomaco, è uno sgradevole alito cattivo, ma si può rimediare a questo inconveniente masticando alcuni chiodi di garofano o del prezzemolo. Nessun problema invece se vengono consumate cotte..